Un'indagine nazionale ha valutato, per la prima volta, quanto costa la violenza sulle donne: circa 17 miliardi l'anno, con un investimento di poco più di 6 milioni in prevenzione. Un ritorno di 9 euro per ogni euro investito, tanto varrebbe adottare, a livello nazionale, un piano strutturato di politiche di prevenzione e contrasto che impediscano il ripetersi della violenza sulle donne e sui loro bambini.
Questo lavoro scientifico ha visto impegnati ricercatori di vari atenei italiani ed è stato successivamente valutato da un comitato composto, tra l'altro, da rappresentanti dell'Istat, del Cnr e dell'università Bocconi.
Sulla base di questi dati, poco conosciuti e a dir poco allarmanti, l'Associazione AS.SO. organizza lunedì 13 novembre 2017, alle ore 17:00, nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris (via Alfieri, 15 - Torino), una tavola rotonda che, oltre agli aspetti culturali e di prevenzione, prende in considerazione anche il problema dei costi legati alla dimensione economico finanziaria, dalla salute e la sicurezza delle donne e della collettività (ordine pubblico, denunce e processi giudiziari, tutela legale) alla perdita economica delle imprese e del sistema a seguito della mancata produttività.

Quasi 7 milioni di donne, secondo l’ultimo rapporto Istat, hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. È in aumento la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% del dato del 2006 al 65,2% nel 2014). 3 milioni 466 mila donne sono state vittime di stalking nel corso della vita, il 16,1% delle donne. L'Associazione AS.SO. organizza un'iniziativa per contribuire a costruire, attraverso il dialogo e il confronto con esperti, una via d'uscita "fuori dal fango" della violenza.

Venerdì 3 marzo alle ore 17.30, presso il Centro Servizi Vol.To., in via Giolitti 21 a Torino, ci sarà una tavola rotonda per discutere, riflettere e identificare progettualità condivise sulla tematica della violenza sulle donne e sui minori.

Nel mese di aprile 2015, in occasione del centenario, Papa Bergoglio definiva l’uccisione e la deportazione di massa della popolazione cristiana dell’Armenia occidentale, da parte dell’impero Ottomano “il primo genocidio del XX secolo”. Per il popolo armeno è Medz Yeghern, il Grande Male che uccise un milione e mezzo di persone.
L'Associazione Solidale AS.SO in collaborazione con la Piazza dei Mestieri, e con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To., organizza, a cent’anni da quell’evento, il 27 settembre e il 28 settembre 2016 una due giorni che vuole essere un’occasione per non dimenticare quella pagina di storia, ma anche un canto alla vita che celebra attraverso un viaggio nella cultura armena - cibo, musica e letteratura - la memoria di un popolo.
Ospite d’onore è la scrittrice Antonia Arslan, autrice di saggi importanti sulla narrativa popolare e d’appendice e sulla galassia delle scrittrici italiane. Nel 2004 scrive il suo primo romanzo, La masseria delle allodole, cui seguono La strada di Smirne e Il rumore delle perle di legno.
Alla luce dei fatti recenti che provocano ancora oggi tanti morti e tanta violenza in Medio Oriente, Arslan racconta la storia della sua famiglia, dialogando a Piazza dei Mestieri con lo storico Alberto Riccadonna, direttore de "La voce del tempo".

Si è svolta dal 17 al 24 febbraio 2016, nella sala conferenze dell'Istituto "San Giuseppe" di via Andrea Doria 18 a Torino, la seconda edizione della rassegna cinematografica "Luci sul cinema armeno" che l'associazione AS.SO. ha organizzato con l’intento di fare conoscere il cinema armeno attraverso alcune delle sue realizzazioni più significative, sia del passato, che recenti e contemporanee.